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Nera come la Rabbia

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01 Marzo 2024

Nera come la Rabbia

Autore: Andrea Bordin

È ormai risaputo:

il modo in cui trasmetti il tuo messaggio ha un impatto profondo su chi ti ascolta.

Una figura tristemente emblematica in questo senso, è stata Vanna Marchi, nota per il suo stile comunicativo unico, caratterizzato da un volume alto, tono acuto e tempo veloce, unito ad una presenza scenica molto dinamica e aggressiva.

Con questo stile ha truffato un sacco di persone.

Tutti noi sappiamo che aver a che fare con qualcuno che ci parla in quel modo è veramente fastidioso..

Tuttavia, nonostante non sia per niente piacevole, un approccio di quel tipo ha dimostrato di avere un effetto persuasivo su alcuni ascoltatori…purtroppo!

Sulla scena, ci sono fior fiore di personaggi pubblici, politici, formatori, che utilizzano quel tipo di modalità comunicativa, haimè diventando dei modelli tutt’altro che positivi anche se la loro audience sembra allargarsi.

Sul web e nei vari media, sembra prevalere la convinzione che "chi urla vince", spingendo molti a competere in volume piuttosto che in sostanza.

Basta accendere la televisione o la radio con un minimo di senso critico per rendersene conto.

Ma allora come mai pur essendo sgradevole al cervello umano, questo stile comunicativo "urlato" sembra attrarre l’attenzione di molte persone?

La responsabilità è delle frequenze.

Quelle generate da costante volume alto, tono acuto, tempo veloce, ritmo incalzante e assenza di sorriso, sembrano avere un effetto ipnotico su alcuni soggetti, che in questo modo vengono "anestetizzati".

Questo approccio rischia di influenzare negativamente in modo subdolo buona parte del pubblico.

Personalmente considero questo modo di esprimersi una comunicazione violenta.

Infatti, nel Codice Imparato e quindi nel metodo NeuroVoiceColors® che lo include, questo tipo di suono è detto "Voce nera". Tipica voce di chi è arrabbiato.

Con il persistere di questo tipo di voce si auto-alimenta la rabbia e se ne crea altrettanta in chi ascolta. Quando va meglio, chi ascolta si troverà presto in uno stato di nervosismo e ansia.

Ecco perché è importantissimo essere consapevoli di utilizzare uno stile comunicativo il più possibile lontano da questo.

Io credo che chi ha occasione di comunicare a tante persone contemporaneamente, abbia implicitamente anche una grande responsabilità:

ispirarle e motivarle senza usare una subdola violenza verbale.

E ora che ne sei un po’ più consapevole, la prossima volta che ti troverai a parlare di fronte a un palco, poni l’attenzione al modo in cui ti relazioni con il tuo pubblico.

La tua Voce ti aiuterà!



 
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