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Voce, aggressività verbale e Conflitti Relazionali. (Prima conferenza)

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29 Maggio 2024

Voce, aggressività verbale e Conflitti Relazionali. (Prima conferenza)

Autore: Andrea Bordin

Il 29 maggio 2024 ho tenuto la prima di una serie di tre conferenza dedicate ad un tema, a mio avviso, quanto mai grave ed urgente. Si è trattato di aggressività e violenza verbale  nelle relazioni tra persone e quindi la ricerca di strategie volte a dare soluzione ai conflitti che ne conseguono. 

Riassumo dunque qui per punti gli argomenti trattai in questa prima conferenza. 

  1. "preferisci avere ragione o essere felice?" è la domanda dalla quale siamo partiti. Può sembrare scontata ma non lo è, dal momento che tutti noi, anche nelle piccole cose, abbiamo confronti/scontri quotidiani dai quali vogliamo uscire vincitori. Con la "ragione", appunto. 
    La realtà è che tutti hanno ragione ma nessuno è felice. 

    Quindi la prima regola per la gestione dei conflitti è: se puoi, almeno nelle cose meno importanti, lascia andare e sii felice per questo. 

  2. Perchè la Voce può salvarci dall'aggressività? Perchè a me è successo! 
    Ho raccontato una storia di aggressione fisica che mi è accaduta: la minaccia della punta di un coltello alla carotide da parte di un tizio fuori di senno. 
    Sono uscito da quella situazione disarmando le sue emozioni piuttosto che scegliere di disarmarlo del coltello. Ci sono riuscito grazie al potere di una Voce coerente con le Parole. 

    Questo significa che in questi casi la coerenza tra voce e parole funziona? 

    Non lo so per certo, ma quando ricordo le innumerevoli volte in cui con questi strumenti ho evitato o sono uscito felice da situazioni difficili, (anche se meno estreme) allora posso affermare senza timore di smentita che la risposta sia si. 
    La sinergia tra pratiche come la Comunicazione Nonviolenta di Rosemberg e la PsicoBiologia della Voce secondo il metodo NeuroVoiceColors®, rappresenta una valido strumento per vivere una vita meno intrisa di aggressività e violenza verbale. 

    Se tutti agissimo in questa direzione, assisteremmo certamente ad una riduzione delle escalation di violenza fisica, alle quali invece ogni giorno assistiamo se non addirittura ne siamo protagonisti.

  3. La trappola che ci proietta verso la violenza verbale è "il giudizio". 
    Ogni volta in cui in una discussione esprimiamo un giudizio sulla persona con la quale stiamo parlando, chiudiamo la porta del dialogo con essa. Il giudizio si trasforma in accusa e attiva nell'altro il sistema di difesa: risponde con un giudizio. 

    A quel punto la fiamma della violenza si è già accesa e spegnerla sarà sempre più difficile. 

  4. Cadiamo nella trappola del giudizio perché esso rappresenta per noi un meccanismo di difesa. Abbiamo adottato fin da bambini questo meccanismo definendo la maschera che ci serviva per difenderci. Anche da aulti, quella maschera ci serve perché non riusciamo a contenere le emozioni di disagio, soprattutto le emozioni rettiliane, che provengono dal nostro cervello più antico. Sono emozioni caratterizzate da una grande carica di energia.  
    I motivi per cui non riusciamo a contenere le emozioni di disagio sono tre:

    a) Non le sappiamo riconoscere
    O meglio, ci soffermiamo sull'emozione più evidente ma non riusciamo ad indagare su cosa c'è sotto. Ad esempio ci soffermiamo sulla paura e cerchiamo di risolverla senza indagarne l'origine, che potrebbe essere per esempio l'auto svalutazione. 

    b) Non sappiamo disidentificarci dalle emozioni di disagio. 
    Equivale a dire che continuiamo costantemente a replicare la situazione che ha generato l'emozione fino a trasformare l'emozione stessa in comportamento. Ad esempio l'emozione "rabbia" chimicamente si è già dissolta ma io faccio l'arrabbiato. Di fatto assumendo il comportamento della rabbia, continuo a produrre lo stesso cocktail di ormoni che inizialmente hanno generato l'emozione.

    Dovresti tenere presente che "tu non sei le tue emozioni" ma questo è un compito tutt'altro che semplice.
    La disidentificazione dalle emozioni di disagio a grande carica di energia, è dunque una abilità da acquisire, pena il fatto di diventare preda delle tue stesse emozioni.

    c) Non sappiamo dirigerne l'energia.
    Partendo dal presupposto che ogni emozione porta con se un carico di energia e che quella generata dalle emozioni di origine antica come rabbia, ansia e paura, sono quelle a maggiore carica energetica, dovremmo imparare a padroneggiarne l'utilizzo. 

    Seguimi attentamente! Ti sto per svelare uno strumento che ho adottato inconsapevolmente per tantissimi anni, ma del quale, grazie a Paolo Baiocchi, uno dei miei maestri più illuminati, ne ho compreso solo di recente l'enorme potenza.  

    Ad esempio: hai mai subito un'ingiustizia? 
    Immagino che la risposta sia si. 
    "Ingiustizia" è l'emozione primaria dalla quale molto probabilmente nascono in sequenza altre emozioni come per esempio delusione, disgusto e in fine rabbia.
    Se impari a riconoscere l'emozione primaria, sarà più facile per te disidentificarti dalla rabbia. Se riesci in questo, senza assumerne il comportamento, ora puoi usare tutta l'energia della rabbia per altri scopi. 

    Potresti usare l'energia come antidoto dell'ingiustizia. 
    Potresti “comprendere con gratitudine” che per certe cose sei ancora crudo e che ci sono persone predatrici più sveglie di te. Da qui potresti avere l'energia per imparare ad evitarle in futuro. Potresti avere l'energia sufficiente per avere un approccio proattivo all'errore, cioè saperne trarre sempre un insegnamento. 

    Ricordi: preferisci avere ragione o essere felice?

  5. Ce un problema a tutto ciò: la grande carica di energia delle emozioni rettiliane come rabbia e paura sono molto difficili da vincere. La sola volontà non è sufficiente per innescare il processo che ti ho descritto poc'anzi.
    Per riuscirci serve una grande livello di consapevolezza derivante da un enorme lavoro sul proprio se. 

    A meno che ...

    tu non possa disporre di uno strumento che ti aiuti ad arginare le tue emozioni permettendoti di vivere intenzionalmente. Equivale a dire di essere capace di decidere quali emozioni vuoi provare, imparare a generarle per te e per chi ti ascolta. 

  6. La tua voce ti aiuterà. 
    Il suono della tua voce se saprai renderla coerente e congruente con gli argomenti, le parole, il corpo, le emozioni e l'ascolto, può diventare il mezzo per vivere intenzionalmente. 
    La risposta a tutto ciò non sta nell'estetica della tua voce, cioè quanto ti piace o quanto è bella per gli altri. La risposta a tutto questo è nell'impatto che il suono della tua voce ha a più livelli nella tua esistenza. 
    Indipendentemente dalla tua volontà, il suono della tua voce agisce su di te e su chi ti ascolta a livello fisiologico, biologico, psicologico,  neurologico, cognitivo e comportamentale. 
    Nessun animale è esente da questo fatto. 

    Dal 2015, dopo la morte del mio Maestro e Amico Ciro Imparato, mi sono interamente dedicato allo sviluppo del suo metodo. Sono certo che lui sarebbe fiero nel sapere che il suo Codice Vocale delle Emozioni basato su un algoritmo, è cresciuto tantissimo e si sono aggiunte molte altre cose grazie alle continue attività di ricerca e sviluppo alle quali ci stiamo costantemente dedicando. 
    L'opera ha necessariamente assunto una nuovo nome ed è così che è nato NeuroVoiceColors®. 

    Avremo modo di approfondire la conoscenza del metodo NeuroVoiceColors®. Lo potremo fare insieme nel corso delle altre due conferenze che completano il ciclo di tre sull'aggressività verbale e le strategie di risoluzione dei conflitti relazionali. 

    In questa prima conferenza ho scelto di parlare delle evidenze scientifiche che mi hanno portato a definire nel mio Metodo la PsicoBiologia della Voce.

    Le evidenze considerate per il momento sono 7 e si riferiscono a scoperte scientifiche che a vario titolo hanno a che fare con la PsicoBiologia. 
    Si spazia dalla ricerca dell'effetto dei suoni sull'uomo, fino alle più recenti scoperte pubblicate a fine 2022 dell'effetto delle vibrazioni prodotte dalla Voce sulle più profonde dinamiche della nostra biologia. 
    Tutto questo passando da altre importanti scoperte, che dimostrano gli effetti della frequenza respiratoria e cardiaca sulle nostre emozioni e il nostro equilibrio psicofisico. 

  7. L'ultimo atto della conferenza del 29 maggio è stato quello di ricordarti che la nostra attività di scoperta delle strategie di soluzione ai conflitti relazionali prosegue. Il prossimo appuntamento sarà venerdì 7 giugno alle 21:00 e l'argomento si fa ancora più definito. 

    Scopriremo la Voce e le Parole dell'Empatia e della Sicurezza. Due strumenti essenziali per poter imparare a contenere l'aggressività e la violenza verbale. 

    Alla prossima
    Andrea
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