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Cacca di mucca

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21 Dicembre 2024

Cacca di mucca

Autore: Andrea Bordin

"Cacca di Mucca" e "Giochi di Potere": 2 sottili difese nella comunicazione umana.

Fritz Perls, figura chiave della Terapia della Gestalt, ha esplorato profondamente le dinamiche comunicative, identificando le tattiche difensive che spesso emergono nei dialoghi. 

Tra questi due tra i più comuni, li ha chiamati con questi due termini: "cacca di mucca" e "giochi di potere".

"Cacca di Mucca": Difesa sotto una maschera di concessione.

La "cacca di mucca" è una tecnica di difesa in cui le parole "sì, ma..." introducono una falsa concessione seguita da una contraddizione. 
Immaginiamo un dipendente che propone una nuova strategia di marketing al suo capo, sperando di implementarla. 

Il capo risponde: "Sì, il tuo piano sembra interessante, ma non credo che ora sia il momento giusto per sperimentare cose nuove.
Questo "sì, ma..." funziona come un ostacolo comunicativo, apparentemente aperto al dialogo ma che sostanzialmente chiude la porta a ulteriori discussioni. 
Secondo Perls, la frase agisce come "cacca di mucca" gettata nel discorso: contamina la conversazione e devia l'attenzione dal cambiamento proposto.

"Giochi di Potere": il controllo attraverso la confusione.

I giochi di potere, d'altra parte, sono tecniche più manipolative e controllanti. 
Per esempio, in una riunione in azienda un membro potrebbe usare complessità e terminologia tecnica non necessaria per confondere gli altri membri, dimostrando la propria superiorità e condizionando l'esito della discussione. 
Questo non solo mostra un tentativo di dominare l'interazione ma crea anche un ambiente in cui gli altri si sentono meno sicuri e più dipendenti dalla "guida" di chi manipola la conversazione. 
Questi giochi di potere spostano il focus dal vero scambio di idee a una lotta per il predominio, erodendo la qualità della comunicazione e impedendo una comprensione reciproca.

Conclusione: Verso una comunicazione più autentica.

Queste strategie, così vividamente seguite da Perls, rivelano una tendenza umana a usare stratagemmi per interagire con gli altri, spesso a scapito di una connessione autentica e al nascere di incomprensioni, battibecchi e veri e propri conflitti relazionali con gravi danni alla produttività. 
Riconoscere questi schemi può essere il primo passo verso un dialogo più aperto e onesto, dove ascoltare diventa tanto importante quanto esprimersi.
E pensare che con la PsicoBiologia della Voce tutto potrebbe essere molto più semplice. 


Se vuoi sapere cosa intendo per PsicoBiologia della Voce e quali sono i reali vantaggi che offre, ti consiglio di ascoltare su Spotify il mio nuovo podcast "Frequenze Collaterali".




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